L’8 marzo di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Donna, un’occasione per ricordare progressi in ambito economico, politico e culturale raggiunti dalle donne in tutto il mondo. Questo riconoscimento si basa su un principio universale che prescinde da divisioni, siano esse etniche, linguistiche, culturali, economiche o politiche.
Per l’occasione vogliamo consigliarvi la lettura di un libro unico ed interessante, “Coraggio e ribellione, le donne calabresi contro la 'ndrangheta” di Ernesto Francia, un libro che, partendo dal ruolo delle donne nelle maggiori organizzazioni mafiose italiane (Cosa Nostra, Camorra e 'Ndrangheta), segue un percorso che conduce i lettori da fine Ottocento fino ai nostri giorni, analizzando tutti gli aspetti e l'evoluzione delle figure femminili in ambito mafioso. In particolare, nella seconda parte del libro, l'attenzione si concentrerà sulla vita delle singole donne calabresi che hanno deciso di ribellarsi e diventare collaboratrici e testimoni di giustizia. L'autore ha, inoltre, condotto un lavoro di ricerca presso l'Archivio di Stato di Messina al fine di riportare alla luce i primi processi giudiziari nei quali comparissero donne calabresi ad inizio Novecento.
"Un uomo che tradisce la propria cosca divenendo collaboratore è un soggetto da punire perché il suo esempio non venga seguito da altri. Una donna che fa la stessa cosa è un'onta per l'intera organizzazione, costituisce un pericolo per la stessa sopravvivenza della cosca, spezza il vincolo dei legami di sangue e dei valori che solo la donna nell'ambito familiare custodisce e tramanda. Il tradimento della donna assume sempre valenza eversiva. Per questo le mafie, e la 'ndrangheta in particolare, uccidono senza pietà, se solo ne hanno l'occasione, le donne divenute collaboratrici o testimoni di giustizia. Ma le donne, anche nella 'ndrangheta, stanno aprendo gli occhi." (dalla prefazione di Giuseppe Creazzo)
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