“Mowgli. Il libro della giungla” è un libro illustrato per bambini edito da Gallucci tratto dal racconto di Rudyard Kipling e riadattato da Michel Laporte. La storia è arricchita dai disegni e dalle immagini traforate di Olivier Latyk per indurre il giovane lettore a una lettura più immersiva.
Il racconto di Kipling uscì nel 1894 e ottenne fin da subito un successo tale che Robert Baden-Powell utilizzò la storia, su concessione del celebre amico scrittore vincitore del Nobel nel 1907, per insegnare ai giovani i principi e i valori dello scoutismo da lui stesso fondato.
La storia di Mowgli è senza dubbio la più famosa tra quelle che compongono le raccolte di racconti “Il libro della giungla” e “Il secondo libro della giungla” e ha come protagonista un piccolo cucciolo d’uomo, che braccato dalla tigre zoppa Shere Khan riesce a trovar rifugio nella tana di Babbo Lupo e Mamma Lupa o Raksha il Demonio. Raksha fin da subito prova un forte affetto per il bambino a cui dà il nome di Mowgli, che in indiano significa “piccolo ranocchio”, e convince Babbo Lupo a mobilitarsi per far sì che il Popolo Libero presieduto da Akela si riunisca alla Rupe del Consiglio per prendere una decisione in merito all’adozione e all’ammissione al branco del bambino.
Grazie all’intercessione dell’orso Baloo, il maestro della legge della giungla, e la pantera Bagheera, saggia consigliera temuta per la sua audacia e la sua forza, Mowgli riuscirà ad essere accolto nel branco. Tuttavia i problemi non cessano per il piccolo uomo. Oltre alle continue incursioni di Shere Khan, Mowgli dovrà affrontare anche gli attacchi delle Bandar-log, le scimmie crudeli e dispettose di cui non ci si può fidare e che violano costantemente la legge della giungla, e dei Dhole, i cani rossi dell’Asia che nel gruppo trovano la loro forza e ne approfittano per fare scompiglio nella giungla. Grazie a Baloo, Bagheera, a Fratello Grigio (il fratello di latte a cui il protagonista è più legato) e alla forza e alla sapienza incommensurabile del pitone gigante Kaa, Mowgli riuscirà a far fronte ai pericoli che la giungla riserva. Tutte queste avventure sono però soltanto il corollario di una sfida ancora più grande per il nostro protagonista: quella della conoscenza di sé.
Diviso tra la “legge della giungla” con cui è cresciuto e la “legge della vita” della società umana a cui la natura lo richiama, Mowgli dovrà prendere la propria strada e trovare il proprio posto nel mondo.
Questo nuovo adattamento sebbene pensato per i giovani lettori è rivolto in realtà, come riportato in quarta di copertina, ai lettori dai cinque ai novantanove anni. Il testo è ben strutturato e riesce a rivitalizzare una storia senza tempo grazie anche alla bellezza delle illustrazioni e delle immagini traforate: tra cui spiccano per la ricchezza dei dettagli il ritratto di Shere Khan, il rapimento di Mowgli da parte delle Bandar-log e la fuga dai Dhole.
Infine bisogna anche sottolineare l’impegno dell’editore Gallucci nella cura dell’appendice. In essa infatti vi si trovano un glossario dei personaggi principali arricchito da immagini e didascalie e una mappa dei luoghi salienti del bellissimo racconto di Kipling. In conclusione “Mowgli. Il libro della giungla” è un libro illustrato talmente bello che si vorrebbe non finisse mai.
Roberto Cavallaro