“Salvezza” è un reportage a fumetti di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso edito da Feltrinelli che affronta la tematica dell’immigrazione analizzando le operazioni di salvataggio compiute dall’Aquarius della Sos Mediterranée.
Dal 10 al 27 novembre 2017 i due autori si sono imbarcati sull’Aquarius per testimoniare l’importanza del ruolo delle Ong nella gestione dell’emergenza dell’immigrazione clandestina. Una tematica quanto mai attuale contrassegnata da un’opinione pubblica sempre più intollerante nei confronti dei migranti e dalla miopia delle istituzioni europee, che non intendono affrontare la questione in maniera condivisa e con spirito solidale come testimoniano le notizie degli ultimi giorni. Il reportage descrive l’organizzazione del team dell’Aquarius, le leggi – in primis il codice Minniti - che regolano la posizione delle Ong nella gestione degli sbarchi clandestini e, cosa più importante, come avviene un’operazione di salvataggio. Inoltre vengono narrate storie di vita vissuta di alcuni migranti – di chi ce l’ha fatta come anche di chi non si è potuto salvare – e di operatori di bordo della Sos Mediterranée.
Toccanti le storie di Lola Stefanos, una ragazza eritrea morta di parto sulla costa libica che è stata trasportata sul barcone a fronte di un pagamento “scontato” di 2.200 $ a favore del trafficante che gestiva la tratta, e dei coniugi - anch’essi eritrei - Abraham e Ruta che, dopo essere partiti da Asmara per andare in Germania a trovare una cura per il cancro di Ruta, hanno attraversato il deserto per essere separati nelle carceri libiche e, dopo una serie di vicissitudini, si sono ricongiunti ma temono di venire separati nuovamente al loro arrivo in Europa.
“Salvezza” è un reportage fondamentale che scuote la coscienza del lettore assopita dalla realtà mediata a cui è sottoposto quotidianamente. Aylan non fa più scalpore, non turba più le coscienze. Eppure, ci sono altrettante persone con un nome e un vissuto che continuano a perire. La politica cavalca l’onda populista e concetti infondati come quello di razza o affermazioni dettate dal pregiudizio e l’ignoranza, come “gli stranieri ci rubano il lavoro, uccidono, rubano e stuprano”, vengono asserite sempre più spesso. Col risultato che la realtà viene sempre più distorta e manipolata a vantaggio dell’élite populista al potere. Di questo passo riprenderanno vigore teorie smentite dalla scienza come la teoria della razza di Gobineau, Chamberlain e Rosenberg – tanto per nominarne alcuni – o ancora, la frenologia di Cesare Lombroso e simili. Fu a causa di queste teorie che furono perpetrati genocidi di massa delle etnie più disparate e condannati ingiustamente personalità come Alfred Dreyfus.
Se Emile Zola fu in grado per fortuna di riaprire il caso Dreyfus al tramonto dell’Ottocento, per fortuna ci sono autori come Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso che svegliano le nostre coscienze ma soprattutto ci ricordano di restare umani.