Per Opera al Centro la mostra "flow" di Alessandra Lanese

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Sabato 5 maggio 2018, alle ore 18.00, nell’ambito del progetto “Opera al Centro” curato da Giuseppe La Motta, promossa dalla Sezione Arti Visive del Teatro Vittorio Emanuele, è stata inaugurata la Mostra “flow” di Alessandra Lanese. Una pittura trasversale, che percorre il tempo nelle sue declinazioni di “è stato”, “è”, “potrà essere”, quella di Alessandra Lanese.

Per ciascun ambito l’artista è stata capace di ipotizzare una grammatica dell’emozione apparentemente diversa, a volte “superficialmente” incongrua, ma in una lettura globale mentalmente ed emotivamente consequenziale: inevitabile. “Le mappe nel tempo”, affermazione di un’isola che c’è, “le architetture urbane”, richiamo a un presente che non ha ancora una storia e “bocce di memorie future”, frammenti per luoghi possibili, percorso che inizia dalle sue tele e da queste diversa nelle sue “bocce” di vetro all’interno di uno spazio nuovo, sono le firme dei tre momenti che identificano il suo percorso.

La mostra sarà visibile fino a martedì 15 maggio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16,30 alle 19, escluso il lunedì.

Alessandra Lanese Alessandra Lanese nasce a Messina nel 1969. Frequenta l’Istituto d’Arte della sua città e successivamente l’Accademia di Belle Arti a Catania. Dal 1994 si dedica alla fotografia, lavorando a numerosi “autoritratti”. Il suo esordio la lancia in numerosi incontri con i maestri della fotografia italiani qual Mario Cresi e Gianni Berengo Gardin, seguita dalla partecipazione a importanti manifestazioni fotografiche. Dal 2000 è direttrice didattica all’Accademia di Belle Arti di Messina. Il progressivo affermarsi del mezzo fotografico e la conseguente “massificazione e sfruttamento dell’immagine” spostano definitivamente il suo interesse verso la pittura che frequenta assiduamente a partire dal 2006 ma non prima di aver partecipato alla Biennale Internazionale di fotografia a Brescia a cura di Ken Damy. Al 2012 mostra personale di pittura “Le immagini (s)velate” al Monte di pietà di Messina e successivamente Palazzo D’Amico Milazzo. Conclude l’anno 2012 con una bipersonale insieme ad Antonello Arena I non luoghi Cartiere Vannucci, Milano. Nel 2013 ancora una volta con Antonello Arena realizza Ricerche convergenti ma non troppo Fiumara d’arte, per il museo d’arte contemporanea di Tusa.