Claudio Militti realizza qui una pittura quasi cosmologica, dove la massa di spermatozoi che si accalcano sull’ovulo sembra costituire un sorta di cometa dalla coda violacea. La neovita sembra proprio essere questa: l’unione di due elementi che si compenetrano nel vuoto con una polluzione di energia.
L’impasto cementizio del supporto, secondo lo stile tipico di Militti, rende l’immagine ancora più vibrante modulandosi sotto la luce con densità tonali diverse. Il fondo scuro proietta il senso dell’immagine oltre la mera rappresentazione dell’atto fecondativo, aprendone il senso verso una fiammeggiante dimensione spaziale. La neovita forse viene da un buio remoto, l’incontro tra le due masse sembra generare un movimento potente che l’artista ha ritagliato in un flash scuro impresso su un fondale bianco. Sole, fiore, stella o creatura abissale, la neovita trasmette quell’energia instancabile della continua rigenerazione che la vita imprime ad ogni essere con la promessa di rinnovarlo perpetuamente.
Mosè Previti