La Sicilia vanta un’importantissima tradizione nella coltura del riso che venne importato dagli arabi intorno al 1100. La coltivazione iniziò a diffondersi toccando l’apice intorno al 1700, per poi cominciare a regredire e a scomparire definitivamente nel periodo compreso fra l’unità d’Italia (quando, per meglio combattere la malaria, si proibì la coltivazione delle risaie vicino ai centri abitati) e il ventennio fascista che operò la bonifica di parecchie zone paludose.
La storia della cucina siciliana è ricca di ricette a base di riso: quella più conosciuta è sicuramente l’arancino (o arancina che dir si voglia) uno dei prodotti-simbolo più conosciuti in tutto il mondo. Anche il risotto allo zafferano è originario nostra terra: lo zafferano, infatti, o safran in lingua araba, fu importato dagli stessi in Sicilia e da qui si diffuse nel resto del Paese. Ma il riso è presente nella tradizione gastronomica siciliana anche nella preparazione di dolci prelibati e la ricetta di oggi, "u risu niuru" riguarda proprio un delizioso manicaretto a base di riso e di cioccolata fondente adatto a tutte le occasioni, una vera delizia per tutti i palati!
Ingredienti (per 4 persone)
Per preparare il "risu niuru", occorre far cuocere regolarmente il riso in acqua salata (come variante è possibile far cuocere il riso in acqua e latte in parti uguali). A cottura ultimata scolatelo e, ancora caldo, conditelo con lo zucchero e il cioccolato fondente grattuggiato, mescolando per farlo sciogliere, aggiungete poi la cannella. Versate, dunque, il composto in un recipiente e riponetelo in frigo per un paio d'ore.
Servire il riso nero freddo. Se si gradiscono, si possono mettere canditi tritati, cannella e zucchero per guarnire il piatto.