Oggetti Solidi

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La casa editrice Racconti si pone lo scopo di far apprezzare al lettore italiano la prosa breve che, inspiegabilmente, in Italia non trova tanto riscontro di pubblico, come invece avviene in altri paesi, soprattutto nel mondo anglosassone. Tra le opere pubblicate dalla casa editrice romana vi è Oggetti solidi di Virginia Woolf, che raccoglie tutti i racconti e gli abbozzi della celeberrima scrittrice inglese, nota soprattutto per i suoi romanzi psicologici come La Stanza di Jacob, Gita al faro e Mrs. Dalloway.

I racconti sono suddivisi in ordine cronologico per gruppi di anni. Questa scelta editoriale è quanto mai azzeccata perché permette al lettore di comprendere l’evoluzione della scrittura e delle tematiche trattate da Virginia Woolf.

In Woolf troviamo le vite comuni di uomini e donne narrate attraverso l’occhio della mente dei protagonisti. Soltanto ponendo l’accento sull’interiorità dei personaggi si può capire veramente la vita vissuta e la carica simbolica di quegli “oggetti solidi”, come uno specchio o una finestra, che rivelano la complessità della realtà con il suo intrecciarsi tra interiorità ed esteriorità, il mondo della coscienza e quello empirico. Attraverso una scrittura polifonica ricca di immagini verbali e fortemente ritmica Virginia Woolf riesce così anche nei racconti a descrivere la quotidianità dell’uomo contemporaneo.

Tra i racconti si segnalano i sette aventi ad oggetto la festa di Mrs. Dalloway, la famosa protagonista de La Crociera e del romanzo omonimo. I primi due (Mrs. Dalloway in Bond Street e Il vestito nuovo) riguardano i preparativi della festa e si riallacciano al romanzo Mrs. Dalloway, mentre gli altri cinque si soffermano sulla tanto agognata festa.

In queste prose si coglie tutta l’abilità narrativa di Virginia Woolf, che da una parola o un semplice gesto riesce a condensare i modi di fare e di essere, etichette sociali e movimenti dell’inconscio dei personaggi come in un caleidoscopio dalle tinte post-impressioniste. È così che la festa diventa per Mrs. Dalloway quel microcosmo di pensieri, ricordi e mondanità che, come afferma Woolf; “rende le cose o molto più o molto meno reali”.

In conclusione questa raccolta di racconti merita di essere letta per la qualità che esprime ed inoltre la piccola casa editrice che l’ha pubblicata, Racconti, non merita il disinteresse dei lettori. 

 

Roberto Cavallaro di Dedalus Libreria