Chi non conosce Stonehenge, il più famoso tra tutti i siti megalitici che si trova nella pianura di Salisbury in Inghilterra con pietre alte e strette a forma circolare sormontate di architravi?
Secondo alcuni studiosi sarebbe stato costruito dai Druidi come tempio del dio Serpente, non solo come luogo di culto ma anche come un immenso calendario per tenere la traccia del trascorrere dei mesi, delle stagioni e degli anni: un antico osservatorio astronomico. Questo meraviglioso sito, che ho avuto il piacere di visitare, da un lato mi ha entusiasmato per le descrizioni puntuali della guida, dall’altro mi ha un po’ deluso sia per la localizzazione, il sito infatti insiste al centro di due superstrade molto trafficate, sia perché si è costretti ad un percorso obbligato distante circa 20 metri dalle famose Pietre Blu che assieme ai Sarsen costituiscono un doppio cerchio “magico”.
E il pensiero va alla Stonehenge siciliana, posta nel territorio del comune di Montalbano in località Argimusco situato a 1200 mt sul livello del mare a nord dell’Etna e al confine tra i Nebrodi e i Peloritani. In questa zona sorgono maestose formazioni rocciose frutto delle continue erosioni del vento e opera
di popolazioni preistoriche, forse i “Giganti”, prima abitatori della Sicilia. In epoche remote questa area sarebbe stata adibita a celebrazioni di riti primordiali o all’osservazione degli astri del cielo o del ciclo delle stagioni. Lungo il sentiero che rende fruibile l’area si incontrano le prime formazioni rocciose: i menhir Maschile e Femminile, simboli di fertilità e di nascita, l’Aquila, che rappresenta il passaggio, infatti nelle antiche tradizioni scortava i defunti nell’aldilà, uno splendido profilo di donna in atteggiamento di preghiera detta l’Orante, il Pluviometro, l’Osservatorio luni-solare, il Mammuth ,il Tetraedro e altri ancora.
L’argomento è molto intrigante e a chi volesse approfondire consiglio un libro di Pantano G, - “ I Megaliti di Sicilia “ e i tre saggi di Paul Devins “Il mistero dell’Argimusco”, “La scoperta dell’Argimusco” e “ Considerazioni propedeutiche per la vendicazione di Arnaldo da Villanova”. In particolare Devins presenta le sue tesi sulla connessione stellare dei megaliti e nel terzo volume rivendica la paternità del progetto dello “specchio stellare” al medico catalano Arnaldo da Villanova e a Federico III d’Aragona, re di Sicilia; secondo lo studioso, Arnaldo avrebbe creato un sito unico al mondo al fine dell’utilizzo dei megaliti quali enormi “sigilli” di pietra per applicazioni mediche di “melotesia” ovvero la medicina astrale di gran voga in epoca medievale. Consiglio a tutti di andare a visitare questo luogo che ha qualcosa di magico e che rievoca riti e misteri affascinanti. Ci si può rivolgere alla Pro-loco di Montalbano al numero 0941- 679384 per delle visite guidate e si può completare la giornata, oltre a visitare il castello, gustando le specialità locali nei vari ristoranti della zona.