Alla vigilia della settima stagione del “Trono di Spade” della Hbo sarebbe opportuno per i fan della serie – per chi ancora non l'avesse fatto – leggere il primo libro della saga letteraria che ha consacrato lo scrittore statunitense George R.R. Martin.
Il romanzo narra delle vicissitudini delle case nobiliari Stark, Lannister, Baratheon, Targaryen e altre in lotta per la conquista del trono di spade e il dominio sui sette regni di Westeros. Al contempo nel profondo Nord, oltre la Barriera, si sono risvegliati gli Estranei (White walkers nell’originale), dei morti viventi che rischiano di mettere in pericolo le sorti dell’umanità e di far passare in secondo piano la lotta per il trono di spade.
Come ogni epica che si rispetti non c’è un solo protagonista, ma tanti - ciascuno appartenente a una casata col proprio emblema, motto, virtù e senso dell’onore – che si alternano in ogni capitolo e dal cui titolo si evince con quale personaggio avremo a che fare; inoltre le spade hanno un nome, proprio come nelle più grandi saghe cavalleresche del Medioevo. Ad esempio la spada del re di Grande Inverno Eddard (Ned) Stark si chiama Ghiaccio e rappresenta la giustizia del re; mentre quella della figlia Arya prende il nome di Ago e incarna la sete di vendetta per le ingiustizie subite da sé e dalla propria famiglia.
Con “Il trono di spade” George Martin è riuscito a ricreare l’epica medievale andando al di là degli elementi puramente fantasy, che comunque ci sono – come ad esempio i draghi – ma si intersecano molto bene con l’organizzazione sociale dei vari regni somiglianti a quelli dell’Europa e dell’Asia del periodo storico sopracitato.
Molto più di Tolkien – il cui immenso valore non è assolutamente messo in discussione – Martin è riuscito a creare un’epica narrativa portatrice di valori, capace di incollare i lettori alle pagine e gli spettatori allo schermo, così come in passato i trovatori hanno plasmato l’identità europea cantando e narrando a nobili e plebei le grandi gesta di Carlo Magno o quelle di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda, oppure di Beowulf, Cuchulain o Sigfrido.
Tra le ultime edizioni del primo libro del Trono di spade si segnala la collana Flipback edita da Mondadori per le sue dimensioni ridotte – il libro è talmente piccolo che si può mettere in tasca – la completezza (il lettore trova i primi due volumi componenti il primo libro della saga del ghiaccio e del fuoco, le mappe e l’albero genealogico delle varie casate proprio come nella collana Oscar), l’originalissima lettura in orizzontale e il prezzo accessibile.
Titolo: Il trono di spade. Libro problemi delle cronache del ghiaccio e del fuoco;
Autore: George R.R. Martin;
Paese: Stati Uniti d’America;
Traduttore: Sergio Altieri;
Editore: Mondadori;