Dopo aver pubblicato la “Trilogia della Pianura” la NN Editore edita l’ultimo romanzo di Kent Haruf: “Le nostre anime di notte”. Il romanzo, da numerose settimane in classifica, è ambientato nella città immaginaria di Holt, in Colorado, e ha come protagonisti i due anziani vicini di casa, entrambi vedovi, Addie Moore e Louis Waters.
L’opera inizia con una visita inaspettata di Addie a Louis. La donna propone al vicino senza tanti giri di parole se gli andrebbe qualche volta di trascorrere la notte con lei, non per fare sesso ma semplicemente per parlare e avere un po’ di compagnia. La proposta inizialmente spiazza Louis, che alla fine però accetta. Nasce così una storia d’amicizia che solo col tempo si evolverà in amore; dopo che ognuno di loro ha messo a nudo il proprio cuore raccontando il proprio passato e condividendo le paure, le ansie e le speranze di un presente che, nonostante l’età avanzata, si vorrebbe proiettare in un futuro dove ciascuno può prendersi cura dell’altro. È infatti in questa progettualità esistenzialista dei due anziani di voler esserci e prendersi cura l’uno per altro che va trovata, a mio parere, la chiave di lettura del romanzo. La storia d’amore tra Addie e Louis non avrà però vita facile. Holt è una piccola città provinciale in cui tutti si conoscono e spettegolano l’uno dell’altro. Addie e Louis si troveranno così a dover scegliere tra il loro desiderio di felicità e la volontà della comunità di aderire alla morale comune. Che cosa sceglieranno?
Molti critici hanno accostato Haruf a Faulkner, ma a mio parere c’è molta differenza tra i due. A prescindere dalla città immaginaria, in uno Holt nell’altro Yoknapatawpha, i due scrittori hanno un differente approccio alla scrittura. In Faulkner c’è una tendenza alla sperimentazione con un uso massiccio del flashback e del flusso di coscienza per descrivere con trame articolate e intrecciate l’umanità e la realtà sociale del sud degli Stati Uniti. Ciò non avviene in Haruf che, sul solco della tradizione americana facente capo a Twain e a Hemingway, impiega una scrittura semplice, essenziale e ricca di dialoghi per fare luce sui desideri e le paure di una coppia di anziani della classe media del Midwest.
In conclusione, “Le nostre anime di notte” di Kent Haruf è un romanzo sentimentale non banale, leggero e dal ritmo incalzante, che si fa leggere tutto di un fiato.
Autore: Kent Haruf;
Opera: Le nostre anime di notte;
Editore: NN Editore;
Genere: Sentimentale;
Paese: Stati Uniti d’America;
Traduttore: Fabio Cremonesi;
Prima edizione: Febbraio 2017.