PESCI RARI E CURIOSI
A volte capita, osservando i banchi di pescheria di imbattersi in specie particolarmente curiose e spesso rare che normalmente sono frutto di catture accidentali. Poco tempo fa ho avuto modo di osservare un esemplare di Luccio Imperiale (Sudys hyalina, Rafinesque, 1810), catturato con rete a strascico nel Mare Ionio.
Questa specie, conosciuta dai pescatori messinesi con la denominazione dialettale di “Pisci serra”, viene catturata, nelle acque dello Stretto di Messina, molto sporadicamente e di norma, mentre si effettua la pesca al pesce Sciabola o Spadola (Lepidopus caudatus, Euphrasen, 1788).
È un pesce osseo che appartiene alla Famiglia dei “Paralepididae” con il corpo avente una forma cilindrica ed allungata. Può raggiungere circa 50cm di lunghezza. È di colore bianco con riflessi grigi e beige ed appena pescato, appare trasparente tanto da far intravedere gli organi interni. Presenta alcune evidenti iridescenze nella zona degli opercoli e la testa, particolarmente grande, ha un’enorme bocca con la mandibola allungata. È armata di robusti denti che gli conferiscono un aspetto poco rassicurante, evidenziando la sua caratteristica di pesce carnivoro e predatore feroce.
Vive generalmente tra i 300 ed i 900 metri di profondità e pur essendo una specie di grandi profondità, non presenta sul corpo organi luminosi come normalmente si rinvengono in altre specie di pesci viventi in tali fondali. Non è di alcun interesse da un punto di vista commerciale/alimentare, forse per la sua sporadicità ed anche per il suo aspetto aggressivo. Questo strano, curioso e bizzarro pesce, viene esposto sui banchi delle pescherie al solo scopo di destare la curiosità delle persone.
Ignazio Rao