Il 12 dicembre 1863 a Löten, in Norvegia, nasceva Edvard Munch, secondo di cinque figli. Nell'autunno del 1864 la famiglia Munch si trasferisce a Oslo e, qualche anno dopo, a seguito della morte della madre, sua sorella, Karen Marie, si prenderà cura della casa e stimolerà il talento artistico del piccolo Edvard.
La sorella prediletta di Munch, Sophie, muore di tubercolosi a quindici anni: questa esperienza toccherà il giovane Edvard nel profondo e verrà ripresa pittoricamente in diverse opere. Tristemente afflitto da una vita segnata dal dolore e dalle sofferenze, a 17 anni inizia a studiare pittura e sculture.
Nel 1883 partecipa alla collettiva del Salone delle arti decorative di Oslo, dove entra in contatto con l'ambiente bohémien e conosce l'avanguardia norvegese dei pittori naturalisti. Nel maggio del 1885 grazie a una borsa di studio si reca a Parigi, dove rimane affascinato dalla pittura di Manet.
Dopo questo periodo Munch realizza opere sui temi dell'amore e della morte, suscitatori di violente polemiche e di critiche molto negative, tanto che una sua mostra-scandalo viene chiusa dopo pochi giorni dall'apertura; ma la stessa mostra, divenuta un "caso", fa il giro delle maggiori città tedesche. E' un avvenimento che lo renderà famoso in tutta Europa, soprattutto grazie alla violenza espressiva delle sue opere.
Nella sua pittura troviamo anticipati tutti i grandi temi del successivo espressionismo: dall'angoscia esistenziale alla crisi dei valori etici e religiosi, dalla solitudine umana all'incombere della morte, dalla incertezza del futuro al meccanismo disumanizzante tipico della società borghese.
Da allora, Munch vive per la maggior parte del tempo in Germania, a Berlino. Nell'ultimo decennio del XX secolo, l'artista norvegese espone le sue opere a Parigi, sia al Salon des Indépendants sia alla galleria L'Art Nouveau. Nell'ottobre del 1908, a Copenaghen, inizia a soffrire di allucinazioni e ha un crollo nervoso: viene ricoverato nella clinica del dottore Daniel Jacobson per otto mesi durante i quali trasforma la sua camera in atelier.
Successivamente acquista una tenuta a Sköyen, dove risiederà per il resto della sua vita. Dopo aver iniziato il progetto per la decorazione di una sala del municipio di Oslo, l'artista, colpito da una grave malattia agli occhi, è costretto a un lungo periodo di riposo. Nel 1936 riceve la Legion d'Onore e allestisce per la prima volta una personale a Londra, alla London Gallery. Negli anni seguenti la sua fama non si arresta e nel 1942 espone negli Stati Uniti.
Il 23 Gennaio 1944 si spende in seguito ad una polmonite trascurata, lasciando, come da testamento, tutte le sue opere alla città di Oslo.
Vi proponiamo 5 delle opere più belle di Munch scelte da noi:
5 - Sera sul viale Karl Johan (1892) - Museo d'arte di Bergen
4 - Autoritratto, tra l'orologio e il letto (1940-1942) - Munch Museum di Oslo
2 - Madonna (1894-1895) - Galleria Nazionale di Oslo
1 - Pubertà (1895) - Galleria Nazionale di Oslo